Il Presidente di Confindustria Alto Adriatico Michelangelo Agrusti oggi esclama sui quotidiani che “è grazie a Renzi se abbiamo il Recovery Plan”.

Mi sento di smentire categoricamente Agrusti: quella riportata nell’ intervista pubblicata oggi sul Messaggero Veneto è una visione totalmente distorta della realtà. A cui contribuisce una narrazione – altrettanto distorta – che i media non di rado alimentano.

🔴ECCO COME E’ ANDATA VERAMENTE

In qualità di capogruppo del M5S in Commissione Attività produttive, Commercio e Turismo, ho partecipato assieme ai colleghi di maggioranza alla stesura di un documento, poi allegato allo “Schema di relazione sull’individuazione delle priorità nell’utilizzo del #RecoveryFund”, discusso e votato in Aula e che impegna il Governo al rispetto di tali indicazioni.

A seguito di questa discussione, il #Governo ha elaborato il documento denominato “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)”: in esso, sono riportati i progetti che verranno finanziati attraverso il Recovery Fund.

Nella fase di redazione di questo documento TUTTI i Gruppi parlamentari, E NON SOLO ITALIA VIVA, hanno potuto portare le proprie richieste di modifica, molte delle quali sono state poi approvate.

Forse le richieste di #Renzi hanno fatto più rumore, ma non è assolutamente vero che è grazie a lui se si è ottenuto quanto riportato nel documento.

Basta egoismi e tatticismi! Mentre qualcuno continua con questi giochi, noi del M5S continuiamo a lavorare per risolvere le uniche crisi che interessano ai cittadini: quella sanitaria ed economica. Abbiamo un altro scostamento da 32 miliardi da approvare: si tratta di risorse indispensabili al rifinanziamento della cassa integrazione e dei #ristori.

Abbiamo il rilancio del Paese a cui pensare, e da attuare grazie ai 220 miliardi del Recovery Plan. La maggior parte dei quali – non dimentichiamo – ottenuti dall’Italia grazie al grande lavoro svolto in Europa dal Presidente #Conte che Renzi, però, continua a disprezzare.